Argomento IUAVCamp '10
Autodesk Showroom & Project Butterfly
Secondo BRUNO ZEVI per capire un'architettura bisogna apprezzarla dal di dentro, bisogna attraversarla, bisogna percorrerla…
L'Autodesk sta lavorando ai progetti Showroom e Butterfly.
Applicazioni web gratuite che consentono all'utente di navigare all'interno di un modello tridimensionale, o di disegnare, modificare e condividere disegni CAD utilizzando il proprio browser.
Autodesk Labs
Un applicazione dimostrativa.
Un progetto che permette la navigazione di spazi virtuali attraverso il web.
Questa web app, in fase di sviluppo dalla fine del 2008, per ora permette di spostarsi in un modello attraverso solamente l'uso di fotografie sintetiche.
Nel forum di sviluppo comunque si parla d'utilizzare l'HTML5 per una navigazione tridimensionale, che permetterà di attraversare la struttura architettonica senza alcun vincolo.
Darà inoltre la possibilità al consumatore d'interagire sull'ambiente, sfogliando, visualizzando, confrontando una serie di prodotti, materiali che potranno poi essere aggiunti, cambiati al progetto originario. I costi delle modifiche potranno inoltre essere monitorati in una finestra a lato.
Ben più importante, rilevante, e in fase avanzata di sviluppo è il progetto Butterfly.
Un'applicazione browser-based che proietterà il disegno tecnico CAD verso il cloud computing, verso il WEB 2.0.
Reso possibile dall'acquisizione di Autodesk di VisualTao, questo progetto consente di caricare un file DWG in un server remoto, quindi modificare, annotare e poter rivedere in gruppo il proprio lavoro.
L'assenza di File, Nuovo suggerisce infatti che, almeno in questa fase iniziale, la tecnologia non è ancor adatta per la creazione di un disegno da zero.
Il codice ad ogni modo è stabile. L'interfaccia è curata ed intuitiva. Butterfly funziona come una versione semplificata di AutoCAD.
La gestione dei file è estremamente più semplice, i salvataggi fatti su uno stesso file vengono registrati, eliminando quei fastidiosi problemi delle copie di backup o di errata sovrascrizione, introducendo una timeline del disegno.
La vera novità ad ogni modo è il co-editing, cioè la possibilità di lavorare su uno stesso disegno contemporaneamente in più persone, accelerando il processo di completamento di parti complesse.
Se il DWG viene modificato in vostra assenza, c'è una funzione che passo a passo mostra le modifiche che sono state apportate al modello, con tanto di didascalie sulle azioni eseguite dai collaboratori. Tutto è documentato.
Al termine della sessione di co-editing infine viene recapitato nella vostra mail un report nel quale vi sono presenti tutti i messaggi di chat e le modifiche avvenute durante il lavoro.
Ultima ma non meno importante, è la funzione che permette d'integrare Google Map, geo-localizzando il progetto, aiutando il ponte tra progettista e committente, combinando il progetto con il contesto reale del sito.
La Beta, disponibile a livello mondiale da gennaio di quest'anno, è testabile presso l'indirizzo butterfly.labs.autodesk.com.
Nel mio percorso di prova ho incontrato momenti di notevole latenza, in particolare nell'uso di comandi di livello superiore come specchio e scala.
Per testare la funzione di co-editing, ho voluto collaborare con un mio amico sul progetto del corso di rilievo, e tranne alcune limitazioni imposte, come l'impossibilità di poter selezionare più di 30 elementi, dovute sicuramente ad un software se pur sviluppato ancor precoce, ho notato un comportamento sorprendentemente fluente rispetto ad alcuni rallentamenti di altri comandi.